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Tutti gli articoli per il giorno 19 dicembre 2011
Ninna nanna Ninna oh
Traducción al español
Canción de cuna italiana
Una de mis canciones favoritas en italiano es “Ninna nanna, ninna oh” porque es la versión italiana de “duermete niño, duermete ya que viene el coco y te comerá”. Como letra no tienen nada que ver, pero ambas se usan para dormir a los niños y ambas usan la amenza como medio de convencimiento.
Ninna nanna Ninna oh (hay varias versiones, esta es un popurri de las que he encontrado).
Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo a chi lo do?
¿este niño a quién se lo doy?
Lo darò alla Befana
Se lo daré a la Befana (una bruja que llega los 6 de enero a dar regalos a los niños –en italia los reyes magos no se celebran).
Che lo tiene una settimana
que se lo tiene una semana
Lo darò all’Uomo Nero
Se lo daré al hombre negro (el coco)
Che lo tiene un anno intero
que se lo tiene un año entero
Lo darò all’Uomo Bianco
Se lo daré al hombre blanco
Che le tiene finché è stanco
Que se lo tiene hasta que se cansa
Lo darò al Saggio Folletto
Se lo daré al duende sabio
Che lo renda Uomo perfetto!
que lo vuelva un hombre perfecto
Lo do al principino
Se lo doy al principito
che gli fa fare un sonnellino.
que lo pondrá a hacer una siestecita
o darò alla sua mamma
Se lo daré a su mamá
che lo metta a far la nanna
que lo ponga a dormir
Ninna nanna, ninna oh,
questo bimbo lo terrò.
este niño me lo quedaré.
L’Italia deve alla Francia circa 500 miliardi di euro in titoli pubblici. L’Italia ha nel suo territorio un bene inestimabile che le costa una cifra: il Vaticano. C’è l’opportunità per uno scambio equo: i preti contro l’azzeramento del debito. La Francia ne ricaverebbe un lustro ineguagliabile. Non è neppure necessario edificare nuovi palazzi per gli ecclesiastici. Ad Avignone è già pronto, senza il pagamento dell’ICI, il Palazzo dei Papi, dove soggiornarono dal 1305 al 1423 sette papi ufficiali e due scismatici. Bei tempi per l’Italia quelli del Medioevo. “Sur le pont d’Avignon/ L’on y danse, l’on y danse/ Sur le pont d’Avignon/ L’on y danse tous en rond”. Monti proponga il trasferimento coatto di Ratzinger a Sarkozy, se accettasse l’Italia e le sue pensioni sarebbero salve.
La missione era iniziata il 20 marzo 2003. 4500 americani e decine di migliaia di iracheni hanno perso la vita, ma le armi di distruzione di massa di Saddam, pretesto per l’attacco, non sono mai state trovate
Un convoglio di blindati Usa lascia l’Iraq (ap)
BAGDAD – La guerra degli Stati Uniti in Iraq è finita. Gli ultimi soldati americani hanno lasciato all’alba il paese alla volta del Kuwait, completando il ritiro a nove anni dall’invasione.
Il 20 marzo 2003 le forze americane erano entrate in Iraq per deporre Saddam Hussein. Secondo l’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, il dittatore iracheno era in possesso di armi di distruzione di massa che avrebbe potuto usare per atti di terrorismo contro l’occidente. Circa 4500 soldati americani e decine di migliaia di iracheni sono morti nel corso del conflitto, Saddam è stato deposto e giustiziato, ma i suoi armamenti non sono mai stati trovati. Oggi restano nel paese 157 militari Usa per addestrare le truppe irachene e un contingente di marines per difendere l’ambasciata a Bagdad. L’Iraq del dopo Saddam è una fragile democrazia continuamente alle prese con lotte intestine e attentati.
L’ultimo convoglio composto da 110 auto, con a bordo 500 militari della Terza brigata della prima divisione di cavalleria, ha attraversato la frontiera con il Kuwait, dopo aver lasciato la base di Imam Ali, vicino a Nassiriya, alle 7.30, ora locale: otto minuti dopo è passato l’ultimo veicolo. A salutarli e ad applaudirli, lungo la strada, altri soldati mentre le auto sfrecciavano suonando ripetutamente il clacson e l’emozione di tornare a casa era visibile sui volti dei militari, alcuni dei quali non hanno chiuso occhio, pensando che fra poco riabbracceranno le famiglie.
“Mi sento veramente bene”, sottolinea il sergente Duane Austin, 27 anni, alla sua terza missione in Iraq. “E’ tempo di tornare a casa dove mi aspettano una moglie e due bambini”, dice. E ancora: “E’ sempre bello sapere che è finita davvero”. “Abbiamo preso in mano questa base”, ha detto da parte sua con orgoglio il generale iracheno Sattar Jabbar al-Ghizi, responsabile della protezione del campo di Imam Ali. Al culmine della guerra erano 170mila i soldati americani stanziati nel Paese con più di 500 basi militari.
L’operazione, coordinata dalla procura di Cremona, costituisce la seconda tranche dell’inchiesta “last bet” che a giugno scorso ha portato in carcere 16 persone tra cui l’ex giocate della Nazionale, Beppe Signori. Sotto inchiesta anche tre partite di serie A. La procura sportiva già al lavoro. Su ogni partita investiti 1,5 milioni di euro. Un pentito arrestato in Finlandia racconta tutto
dall’inviato MARCO MENSURATI
CREMONA – Ancora nubi sul calcio italiano, ancora lo spettro del calcioscommesse. E’ la seconda puntata dell’inchiesta di Cremona che nel giugno scorso portò in carcere anche Beppe Signori e questa mattina 17 persone tra le quali l’ex capitano dell’Atalanta, Cristiano Doni (che avrebbe tentato la fuga) e altri 4 giocatori. La considerazione più amara è che, come sostiene il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino che conduce l’inchiesta “l’operazione non è un punto di arrivo, ma una base di partenza. Speriamo sia un punto di partenza per portare più pulizia in questo bel gioco che è il calcio. Le ordinanze di custodia si sono rese necessarie perchè la manipolazione delle partite era ancora in atto. Il nuovo filone è partito da un tentativo di combine su una partita di Coppa Italia, Cesena-Gubbio del 30 novembre scorso. Tentativo scongiurato dalla denuncia di un giocatore alla giustizia sportiva”.
L’ORGANIGRAMMA ORGANIZZAZIONE – Il magistrato, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato l’organigramma dell’associazione della quale i sette componenti italiani sono già stati arrestati, mentre per quanto riguarda i numerosi personaggi stranieri sono state avviate le rogatorie per la loro estradizione. Di Martino ha spiegato che l’associazione rivestiva caratteristiche “transnazionali” e che per le indagini è stata fondamentale la collaborazione di forze di polizia estere, in particolare di Croazia, Germania, Finlandia e Ungheria. Per quanto riguarda il ruolo dell’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, del preparatore atletico del Ravenna Calcio, Nicola Santon e dell’amico di Doni, Antonio Benfenati, Di Martino ha detto che non ci sono ulteriori episodi di combine rispetto a quelli contestati nel giugno scorso ma, “si sono enormemente concretizzate” le responsabilità di fronte anche a un “pericoloso intervento di inquinamento probatorio”.
BASE SINGAPORE – Il vertice dell’organizzazione a Singapore e le basi operative nell’Europa dell’Est: è la struttura dell’organizzazione transnazionale scoperta dalla polizia nell’ambito dell’indagine sul calcio scommesse. Secondo la procura di Cremona, al vertice c’era un certo Eng Tan Seet, detto ‘Dan’, che attraverso una rete di collaboratori a Singapore e nell’Europa dell’est lavorava per alterare incontri nei campionati italiani e in altri paesi. Le puntate relative alle scommesse sulle partite combinate, hanno inoltre accertato gli investigatori, venivano effettuate su siti Internet collocati prevalentemente in Asia e ritenuti più sicuri per evitare eventuali controlli sulle giocate.
INVESTITI 1,5 MILIONI DI EURO A PARTITA – Il procuratore Di Martino ha raccontato come l’organizzazione investiva: “Le somme che venivano investite erano dai 500 a 1,5 di euro, questi soldi venivano ripartiti tra i vari membri e anche coloro che non avevano partecipato alla manipolazione ricevevano una quota della somma. E’ stata sentita anche un’altra persona in Germania che ci ha indicato alcune partite per le quali dice di avere ricevuto denaro per essere stato uno dei soggetti che partecipava a questa spartizione. L’associazione nasce nel 2007-2008, anche se questi soggetti si occupavano anche da prima di queste cose, sono autentici professionisti. Abbiamo acquisito intercettazioni dall’attività giudiziaria croata che ci hanno consentito di individuare una serie di partite di serie B in cui c’è stato l’intervento di queste persone di Singapore. I cosidetti zingari occupavano l’albergo dove si trovava la squadra ospite, prendevano contatti con i giocatori da corrompere, quindi veniva mandato un soggetto a vedere la partita e questo raccontava dell’andamento del match perchè le giocate avvenivano online”.
IL RUOLO DI DONI – Doni con altri due indagati, Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del “Ravenna calcio”, sarebbe coinvolto nella “combine” di due partite dell’Atalanta del campionato di calcio di serie B della scorsa stagione. Sarebbero comunque “diverse” le partite alterate dei campionati 2009-2010 e 2010-2011 di serie B, secondo quanto accertato dalla polizia nell’ambito dell’indagine sul calcioscommesse. Si tratta di Cittadella-Mantova del 24 aprile 2010; Ancona-Grosseto del 30 aprile 2010; Brescia-Mantova del 2 aprile 2010; Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010; Empoli-Grosseto del 30 maggio 2010. Dalle indagini è poi emerso che ci sarebbero anche “numerose partite” alterate anche nel campionato 2010-2011. Sono almeno tre le partite disputate dall’Atalanta nello scorso campionato di serie B, che sarebbero state combinate grazie all’intervento dell’ex capitano Cristiano Doni e dei suoi complici, Benfenati e Santoni. Si tratta di Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, Padova-Atalanta del 26 marzo 2011 e Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011.
Cristiano Doni è stato arrestato per “inquinamento delle prove”. Avrebbe pagato la parcella dell’avvocato di Santoni in cambio del silenzio. E’ la prova del tentativo inquinamento probatorio. Dalle indagini è emerso inoltre
che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta ‘sicura’ da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove è il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell’Iphone di Santoni, sequestrato nell’estate scorsa nell’ambito dell’inchiesta, cambiando la password con un computer
ALTRI CALCIATORI – Oltre a Doni, sono finiti in carcere perchè coinvolti nella combine delle partite gli ex giocatori Luigi Sartor (Parma, Vicenza, Inter e Roma) e Alessandro Zamperini (serie B, Lega Pro). In manette anche altri due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza (attualmente sospeso) e Filippo Carobbio dello Spezia. I giocatori e gli ex, sostiene la procura di Cremona, sarebbero i referenti nel nostro paese dell’organizzazione, con il vertice a Singapore, dedita ad alterare i risultati delle partite. I quattro sarebbero stati corrotti per falsare i risultati degli incontri su cui l’organizzazione aveva scommesso forti somme di denaro.
LE PARTITE DI SERIE A – Nella seconda tranche dell’inchiesta ‘Last bet’ sul calcioscommesse, “le partite in esame sono prevalentemente quelle dello scorso anno. Quelle più clamorose riguardano la Serie B, sulla Serie A invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria: le partite secondo le indagini sarebbero Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro”. Lo ha spiegato Marco Garofalo, capo Sco di Cremona, osservando: “Il meccanismo consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse con investimenti notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell’operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti”.
“TENTATA COMBINE ANCHE PER COPPA ITALIA” – C’è un “pentito” in questa inchiesta, un uomo di Singapore detenuto in Finlandia, che ha raccontato tutti i segreti del calcio scommesse internazionale. “Noi ci occupiamo di ciò che ci riguarda da vicino, anche se ci sono partite di altri campionati come Argentina e Bolivia. Si è capito che quei signori che nell’indagine precedente venivano chiamati zingari, oggi gran parte identificati, costituivano il braccio destro di questi uomini di Singapore. E’ stato possibile constatare la presenza di questi uomini in Italia nel mese di novembre e nel settembre c’è stato un tentativo di manipolazione di una partita di coppa Italia, Cesena-Gubbio del 30 novembre. Tutto è partito da li: erano stati offerti 200 mila euro da Zamperini a quattro giocatori per falsare il risultato. La scoperta della combine è avvenuta grazie alla testimonianza di un giocatore del Gubbio contattato che si sarebbe rivolto prima alla giustizia sportiva e che ha di fatto dato il via a questo nuovo filone di indagini. Indagini che portano fino a Singapore da dove l’organizzazione criminale gestiva i suoi affari”.
PALAZZI GIA’ AL LAVORO – Le indagini sportive sul calcioscomesse avranno un processo bis. Il procuratore federale Stefano Palazzi, secondo quanto si apprende, è infatti al lavoro sul nuovo capitolo dello scandalo che ha portato a 17 arresti, tra cui quello di Cristiano Doni: Palazzi quando chiuse l’inchiesta sul primo filone aveva aperto un fascicolo bis in attesa di ulteriori sviluppi e adesso ha chiesto al procuratore di Cremona Di Martino di poter avere copia degli atti utili ai fini dell’inchiesta sportiva. Quando aveva chiuso l’indagine la
scorsa estate con i deferimenti relativi al primo filone dell’inchiesta di Cremona (ad agosto erano già state emesse le sentenze anche di secondo grado) Palazzi aveva aperto un fascicolo bis in vista di nuovi sviluppi previsti dallo stesso procuratore della repubblica si Cremona Di Martino. Proprio alla luce di questo nelle settimane scorse Palazzi ha chiesto e ottenuto alla Corte di Giustizia federale la proroga delle indagini sul calcioscommesse. Adesso si attendono i nuovi atti, appena la magistratura ordinaria lo riterrà possibile.
All’alba un uomo, straniero senza fissa dimora, ha scavalcato la cancellata introducendosi davanti all’ingresso della basilica e ha cominciato a scardinare decorazioni in bronzo. Danneggiati nove riquadri. All’arrivo della polizia, si è anche scagliato contro un agente. Arrestato per danneggiamento aggravato
Un vandalo ha danneggiato all’alba la Porta Santa della basilica di Santa Maria Maggiore. Con una pietra, l’uomo, un romeno di 32 anni senza fissa dimora, si è scagliato contro nove diversi pannelli in bronzo, la gran parte con scene dell’Annunciazione. L’autore è stato colto sul fatto intorno alle 4 del mattino. Gli agenti del commissariato Esquilino, diretti dalla Rossella Matarazzo, lo hanno bloccato ed arrestato in flagranza di reato. Ignoti i motivi del gesto.
Da quanto emerso nel corso della ricostruzione effettuata dagli agenti, l’uomo, dopo aver scavalcato le recinzioni in ferro della basilica, una volta nel cortile, l’uomo ha cominciato a scagliarsi con una pietra contro i riquadri del portone. Sul posto i poliziotti hanno rinvenuto gli oggetti ornamentali divelti. L’uomo ne aveva ancora uno in mano quando gli agenti sono arrivati sul posto.Non è chiaro il motivo del gesto, se per pura follia o forse per procurarsi oggetti di culto rivendere.
All’arrivo della polizia, lo straniero, che non ha dato nessuna spiegazione al suo atto, si è scagliato anche contro un agente, nel tentativo di scappare. E’ stato bloccato ed accompagnato presso gli uffici del Commissariato Viminale. Al termine dei riscontri, è stato arrestato per danneggiamento aggravato.
Intervento di Oscar Giannino, giornalista economico e direttore del ChicagoBlog (http://www.chicago-blog.it/), sulle resposanbilità dei vari governi, sia della prima che della seconda Repubblica, nella creazione di debito pubblico italiano.
Il risultato dello studio è soprendente: i governi che hanno fatto maggior debito sono quelli guidati dal tandem Berlusconi-Tremonti.
– parte finale mancante dell’intervento di Giannino:http://www.youtube.com/watch?v=WP1wXRyZUHY
– dibattito integrale: http://www.radioradicale.it/scheda/334656/anatomia-del-debito-pubblico-italia…