Fra’ Giovanni Pantaleo era originario di Castelvetrano
TRAPANI – Tre lettere scritte da Giuseppe Garibaldi sono spuntate a sorpresa tra i documenti che gli eredi dello storico e drammaturgo Gianni Diecidue di Castelvetrano, scomparso nel 2009, hanno donato al Comune. Le lettere autografe dall’Eroe dei due Mondi sono indirizzate a fra’ Giovanni Pantaleo, cappellano dei Mille e originario proprio della cittadina in provincia di Trapani.
DA VINCI E CAPRERA – Una delle missive è stata spedita da Vinci nel 1867, le altre due da Caprera tra il 1869 e il 1870. Ad individuare le lettere è stato il professore Vincenzo Maria Corseri, consulente per le attività culturali dell’amministrazione comunale.
LE TRE LETTERE – Nella prima e più incisiva lettera, Garibaldi sollecita fra’ Pantaleo a vegliare sull’Unità d’Italia e a evitare le ingerenze papali che avrebbero potuto insidiare i suoi uomini. Le altre lettere sono ancora sotto esame. «La carta e l’inchiostro – spiega Corseri – sono un po’ rovinati e quindi ci vorrà un po’ di tempo in più. Inoltre ho sottoposto la questione a degli esperti di storia garibaldina così da individuare eventualmente altre lettere scambiate tra Pantaleo e il generale». Tutte insieme saranno poi esposte all’archivio storico Virgilio Titone di Castelvetrano.
LA QUARTA LETTERA DAL GENERO DELL’EROE – Tra gli epistolari collezionati dallo storico è stata trovata anche una quarta lettera indirizzata di Stefano Canzio a fra Giovanni Pantaleo. Canzio era il genero di Garibaldi, per aver sposato la figlia di primo letto Teresita, oltre che figura di spicco della spedizione garibaldina.