Cosa c’è dietro il sì alla fiducia deciso in extremis da Silvio Berlusconi?
Le ipotesi in campo sono diverse: estremo tentativo da parte del Cavaliere di non diventare marginale nella scena politica? Mossa disperata (e, oggi, vana) per tenere insieme il partito? O sull’azione dell’ex Premier hanno prevalso gli interessi delle aziende del Cavaliere?
Insieme a Santoro ne discuteranno il Ministro della Difesa Mario Mauro (Scelta Civica), la deputata del Pd Alessandra Moretti e il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti (per quest’ultimo si tratta del ritorno in video dopo la clamorosa lite con Fabrizio Cicchitto avvenuta a Ballarò).
Nel corso della puntata ci sarà spazio anche per Marco Travaglio, Giulia Innocenzi, Sandro Ruotolo, Gianni Dragoni e, nel finale, per le vignette di Vauro.
Ospite della puntata sarà Sergio De Gregorio; l’ex parlamentare dell’Italia dei Valori ha in passato confessato ai magistrati di aver ricevuto 2 milioni di euro in nero dal Pdl per sabotare il governo Prodi nel 2008.
Oltre che della presunta compravendita dei senatori che avrebbe fatto cadere l’esecutivo di centrosinistra per volontà del Cavaliere, nel corso del dibattito De Gregorio racconterà anche dell’azione da lui esercitata sul governo di Hong Kong per conto di Berlusconi, per bloccare le inchieste della magistratura italiana sui fondi neri.
Quanto spende il nostro Paese per le bellezze e i beni culturali che tutto il mondo ci invidia? Lo 0,19% del Pil, mentre in Europa si parla in media del 2-3%.
Tra degrado e restauri infiniti, abusi e mancanza di risorse contro cui combattere quotidianamente, paradossi e sprechi, nel documentario “Sepolta viva” – di Paolo Santolini, con Luca Lancise e Monica Giandotti – lo spettatore è accompagnato in un viaggio molto speciale nella città eterna, Roma.
Partendo dalla sentenza di primo grado del cosiddetto “Processo Ruby”, il programma ripercorre tutte le tappe dello scandalo che ha interessato l’ex premier Silvio Berlusconi.
Nello speciale – a cura di Sandro Ruotolo, Maddalena Oliva e Alessandro Renna – fiction e ricostruzioni a fumetti si intrecciano con interviste esclusive, da Noemi e Patrizia D’Addario fino a Ruby, passando per le storie e le voci dei protagonisti della vicenda.
“Una vera bufala” è la storia di come, secondo un’indagine della magistratura, uno dei prodotti di eccellenza della tradizione alimentare italiana rischi di diventare una vera e propria truffa.
Stefano Maria Bianchi racconta di come alcuni produttori spregiudicati, per inseguire il denaro facile e riempire ogni giorno i supermercati, userebbero scorciatoie per produrre mozzarella di bufala campana di origine protetta: alla preziosa alchimia del prodotto fresco e proveniente dalle province di Caserta, Salerno, Frosinone e Latina, vengono sostituiti latte congelato, munto in ogni parte del mondo, o addirittura in polvere, che costa ancor meno, e poi cagliata, proveniente da Romania, Lituania, Olanda, Polonia. I costi si abbattono, il consumatore è ingannato, e a trarne vantaggio, secondo la Direzione distrettuale antimafia, oltre ai produttori di mozzarella sarebbe la camorra, che, dopo aver violentato il territorio riempiendolo di rifiuti tossici, sul settore ha fatto investimenti.
Nel documentario d’inchiesta “Una vera bufala” vedrete imprenditori senza scrupoli, vittime di camorra, trattative segrete per rendere lecito l’illecito, mediatori internazionali, schiavi costretti a lavorare fra i veleni e consumatori ignari: dalla discariche ai nostri piatti, passando per regole aggirate e tutele cancellate, la vera bufala è servita.
La truffa arriva sulle tavole degli italiani.
Si racconta la storia di come, secondo un’indagine della magistratura, uno dei prodotti di eccellenza della tradizione alimentare italiana rischia di diventare una vera e propria truffa.
A far luce su una pratica ormai sempre più diffusa, è Stefano Maria Bianchi che racconta di come alcuni produttori spregiudicati, per inseguire il denaro facile e riempire ogni giorno i supermercati, userebbero scorciatoie per produrre mozzarella di bufala campana di origine protetta: alla preziosa alchimia del prodotto fresco e proveniente dalle province di Caserta, Salerno, Frosinone e Latina, vengono sostituiti latte congelato, munto in ogni parte del mondo, o addirittura in polvere, che costa ancor meno, e poi cagliata, proveniente da Romania, Lituania, Olanda, Polonia. I costi si abbattono, il consumatore è ingannato, e a trarne vantaggio, secondo la Direzione distrettuale antimafia, oltre ai produttori di mozzarella sarebbe la camorra, che, dopo aver violentato il territorio riempiendolo di rifiuti tossici, sul settore ha fatto investimenti.
Dalle discariche ai nostri piatti, la vera bufala è servita. Il metodo è sempre lo stesso: regole aggirate e tutele cancellate. Nel documentario d’inchiesta “Una vera bufala” parlano imprenditori senza scrupoli, vittime di camorra, trattative segrete per rendere lecito l’illecito, mediatori internazionali, schiavi costretti a lavorare fra i veleni e consumatori ignari.
“Nella Curia ci sono persone sante, davvero, ma c’è anche una corrente di corruzione. Si parla di una ‘lobby gay’, ed è vero, esiste, e noi dobbiamo valutare cosa si può fare”, parola di Papa Francesco. La Chiesa devastata dagli scandali, tra sesso, soldi e potere, è al centro di “Giallo Vaticano”, il nuovo appuntamento di Servizio Pubblico più, lo spazio di approfondimento del programma di Michele Santoro, in onda giovedì 13 giugno, alle 21.10 su La7.
Il 12 febbraio 2013 Papa Ratzinger si è dimesso sorprendendo il mondo intero. Le sue dimissioni restano ancora oggi un mistero: su cosa abbia spinto davvero Benedetto XVI a prendere quella drammatica decisione, nello speciale — a cura di Andrea Casadio e Francesca Fagnani — si presentano degli inediti retroscena. Paolo Gabriele, il maggiordomo di Benedetto XVI è sembrato essere l’unico protagonista di Vatileaks, ma il processo pubblico a “Paoletto” svela solo alcune delle verità, e i segreti che avvolgono le stanze del potere vaticano sono ancora tanti.
In “Giallo Vaticano” si intrecciano la fiction sulle rivelazioni, inedite, di alti prelati vaticani all’inchiesta sulla pedofilia e la lobby gay nella curia romana; la ricostruzione a fumetti dell’indagine segreta svolta dai tre cardinali nominati da Ratzinger Julián Herranz, Josef Tomko e Salvatore De Giorgi, alle interviste ai giornalisti Fiorenza Sarzanini, Marco Lillo, John Allen, Ignazio Ingrao, Carmelo Abbate e Gianluigi Nuzzi.
A Palermo le lancette della storia sembrano tornate indietro di vent’anni. Mentre nel cuore di Brancaccio — il regno dei fratelli Graviano — si ricomincia a sparare, nei palazzi tornano a circolare i veleni, e si riaffacciano i misteri, a partire da via d’Amelio e dai cassetti vuoti dell’allora ufficio in Procura di Paolo Borsellino. Nino Di Matteo, il magistrato che ha mandato a processo boss, politici e carabinieri coinvolti nella trattativa Stato-mafia, da mesi riceve lettere di minaccia anonime. Chi e perché c’è dietro questa nuova strategia della tensione?
(ilfattoquotidiano.it)
I ricchi… di più. Da sempre i ricchi hanno più responsabilità, e sono parte decisiva e decidente delle élite del nostro Paese.
“I ricchi di più” è anche quanto sostiene Warren Buffet in Usa: la ricchezza va distribuita in maniera da rafforzare la coesione sociale e non diminuirla. Per tornare a crescere, e per uscire dalla crisi, diventa indispensabile produrre ricchezza. È possibile quindi dare una definizione positiva del concetto di ricchezza? E qual è lo stato della ricchezza del nostro Paese? Se guardiamo al settore immobiliare, accadrà quello che è già successo in Spagna, col crollo del prezzo delle case? La bolla è già scoppiata?
Ospiti: l’imprenditore Diego Della Valle, Emanuele Ferragina dell’Università di Oxford, Giulia Innocenzi. In trasmissione interverrà anche Vittorio Sgarbi, con un monologo sullo stato dell’arte e della cultura in Italia.
Nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, Walter Veltroni, esponente del Partito democratico, Bruno Vespa, giornalista e conduttore di Porta a Porta, Marco Travaglio, vicedirettore del Fatto quotidiano, affronteranno il tema dei rapporti tra Stato e mafia e le bollenti polemiche sollevate dalla cosiddetta “trattativa”.
Tanti i contenuti esclusivi che Servizio Pubblico manderà in onda: dalle immagini di Bernardo Provenzano registrate lo scorso dicembre dalle telecamere di sorveglianza del carcere di Parma, alla testimonianza di un carabiniere che per anni ha lavorato alla cattura del boss di Corleone e che racconta come il covo dove poi verrà arrestato nel 2006 Bernardo Provenzano, Montagna dei Cavalli, fosse stato già individuato cinque anni prima.
E, ancora, l’ultima testimonianza di Agnese Borsellino raccolta, prima della sua morte, da Sandro Ruotolo.
Per affrontare i problemi del Paese il Governo Letta deve durare ma sulla sua vita pendono come un macigno le vicende giudiziarie del Cavaliere: quanto durerà l’età dell’innocenza?
Ospiti: Daniela Santanchè, deputato del Pdl, e Marco Travaglio.