Ventuno anni fa la mafia uccise a via D’Amelio a Palermo Paolo Borsellino e la sua scorta, a due mesi dalla strage di via Capaci. L’Italia celebra il ricordo dei magistrati e degli uomini di scorta. Grasso: prima della pausa estiva il voto finale sulle norme contro lo scambio politico mafioso, è questo il modo migliore per ricordare. Boldrini: non si spenge la richiesta di verità e giustizia
Un messaggio in memoria dell’eroe Borsellino e di tutti gli eroi antimafia: così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha celebrato il ventunesimo anniversario dell’agguato di via D’Amelio, la strage in cui il 19 luglio del 1992 persero la vita il giudice e la sua scorta. Nella lettera, inviata a Manfredi Borsellino, il capo dello stato rende “commosso omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, addetti alla sua sicurezza”.
In via D’Amelio protagonisti i bambini
“Come ho ricordato il 23 maggio scorso – scrive Napolitano – con i tragici attentati del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino l’Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi di quella causa della legalità e della difesa dello stato costituzionale con la quale si erano identificatì. L’esempio e l’eredità che Paolo Borsellino ci ha lasciato, come tutti coloro che si sono sacrificati per tutelare i valori di giustizia, libertà e democrazia, sono oggi alla base delle iniziative sempre più numerose che spontaneamente si sviluppano nella società civile contro ogni forma di violenza e di insidiosa infiltrazione della criminalità organizzata”.
Anche il presidente del Consiglio Enrico Letta ha onorato il ricordo di Borsellino intervenendo al Senato, dove è stato osservato un minuto di silenzio. Letta si è riferito, associandosi, all’intervento di Piero Grasso che aveva aperto la seduta. “La parole che lei ha espresso – ha detto – sono parole alle quali mi associo anche per quanto riguarda l’impegno per il futuro. E in particolare il riconoscimento importante di quel risultato, dell’approvazione da parte della Camera della modifica dell’art. 416-ter, è un riconoscimento che va proprio in questa direzione”.
Il premier ha sottolineato “l’impegno nostro a far sì che l’approvazione finale di quel provvedimento arrivi entro l’estate qui al Senato: è la migliore risposta nella giornata di oggi a questo richiamo alla memoria che ci unisce tutti”.
L’articolo 416-ter riguarda lo scambio elettorale politico-mafioso. Grasso aveva ricordato: “Nei giorni scorsi la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità la sua modifica, dando una risposta ai circa 275.000 cittadini che hanno firmato la campagna ‘Riparte il futuro’, promossa da Libera e sottoscritta da deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari”. “Per dare un ulteriore segnale positivo e un ulteriore contributo alla memoria delle vittime della mafia – aveva aggiunto il presidente del Senato – ho provveduto ad assegnare alla Commissione Giustizia del Senato in sede deliberante il testo approvato dalla Camera, in modo da riuscire, con la stessa sensibilità e la stessa celerità dimostrata ieri ad approvare definitivamente la modifica del 416-ter prima della pausa estiva”.
E Laura Boldrini: “Non sono passati invano i 21 anni che ci separano dalla strage di via D’Amelio. Nel giorno in cui l’Italia commemora Paolo Borsellino insieme ai cinque agenti della sua scorta, possiamo misurare quanto sia profondo il segno che ha lasciato la sua testimonianza” scrive su fb, “non si spegne – aggiunge il presidente della Camera – la richiesta di verita’ e giustizia su quella terribile stagione di sangue, ed e’ anche nel nome di Borsellino che va avanti il lavoro di indagine dei magistrati. E infine, “l’approvazione unanime alla Camera, martedi’ scorso, della riforma del voto di scambio politico-mafioso – arrivata in risposta alla campagna di mobilitazione della societa’ italiana promossa da don Ciotti e da “Riparte il futuro” – e’ un segno in piu’ del fatto che il Paese mantiene vive la memoria e la gratitudine verso quegli eroi civili”.