Film NO-PROFIT creato da Claudio Di Biagio e Luca Vecchi grazie al contributo degli utenti di Internet.
Soggetto e Sceneggiatura: Luca Vecchi
Regia: Claudio Di Biagio
Adele è succube d’un agghiacciante sogno ricorrente; un sogno che spesso sconfina nella realtà tramutandosi in atroci visioni che raggiungono il proprio culmine passeggiando una sera per il centro di Roma. Dagli accertamenti medici non emerge nulla degno di nota e al fratello, che era con lei quella sera, diagnosticano un semplice attacco epilettico. Scontratasi brutalmente con lo scetticismo generale ad Adele non resta che la via non convenzionale; decide così di rivolgersi a Dylan Dog. Professione: indagatore dell’incubo
El Infierno
Título original: L’inferno
Director: Giuseppe de Liguoro, Francesco Fertolini, Adolfo Padovan
Año: 1911
Duración: 70 min.
País Italia
Guión: Dante Alighieri
Música: Película muda
Versión restaurada 2002: Tangerine Dream.
Fotografía: Emilio Roncardo.
Productora: Coproducción Italia-Reino Unido; Helios.
Género: Drama, Fantástico.
REPARTO: Salvatore Anzelmo Papa, Giuseppe de Liguoro, Augusto Milla, Attillo Motta,
SIPNOSIS: Un paseo por los nueve Circulos del infierno que escribió Dante Alighieri en la primera parte de su “Divina Comedia”,
la estética del film sigue rigurosamente los grabados de Gustavo Doré,
Segnalazioni di testi, musiche, video liberamente e legalmente scaricabili (non mi permetterei mai di inserire roba piratata, non voglio offendervi in cotal guisa, o lettori esperti di ed2k, torrent, usenet, mirc, rapidshare e compagnia!). Nota bene: per riguardo agli autori\editori non metterò il link diretto al\ai file, ma un collegamento alla pagina dove potrete scaricare. Per voi è giusto un clic in più e soprattutto un’occasione per (ri)scoprire siti interessanti.
Letteratura italiana
Marco Aime, Taxi Brousse: sulle strade d’Africa (1997, 2ed. 2001),scarica da qui. (Wikipedia)
Nanni Balestrini, Le avventure complete della signorina Richmond, leggi e scarica da qui (quando vi sono molti link da salvare è comodo usare un download manager, ad es. per Windows FDM). (Wikipedia)
Nanni Balestrini, Vogliamo tutto, 1971 – leggi e scarica da qui (Wikipedia, e un mio post su Vogliamo tutto)
Guglielmo Pispisa, Città perfetta, 2005 – scarica da qui. Pispisa fa parte del collettivo Kai Zen, vedi Wikipedia, Città perfetta è un’opera secondo me sottovalutata (nonostante l’uscita in volume presso Einaudi).
Vittorio Spinazzola, Il Libro per tutti – Saggio sui Promessi Sposi, 1983; Il romanzo antistorico, 1990; Pinocchio & C., 1997 – scarica da qui.
In questa voce di Wikisource alcuni tra i primi testi del “femminismo italiano” (Cristina di Belgioioso, Anna Kuliscioff, Anna Maria Mozzoni, Sofia Bisi Albini); per fonti originali clicca su “Informazioni sulla fonte del testo”.
Antonio Gramsci, Lettere dal carcere – scarica da qui.
Aldo Palazzeschi, L’incendiario – col rapporto sulla vittoria futurista di Trieste, Edizioni futuriste di “Poesia”, 1910 – scarica da qui. (Wikipedia)
Francesco Petrarca, Canzoniere, commentato da Giacomo Leopardi, edizione del 1856 – scarica da qui (link a pdf in alto a destra). Su Google Books disponibili anche altre edizioni.
Filippo Tommaso Marinetti, La Bataille de Tripoli (La Battaglia di Tripoli), 1911, non è disponibile. Su archive.org trovate però il “Manifesto tecnico della letteratura futurista” che della Battaglia tratta in più punti (scarica da qui). Sono inoltre scaricabili altre due opere di contenuto “africano”: Mafarka le futuriste; roman african, 1909 (scarica da qui) e Il tamburo di fuoco; dramma africano di calore, colore, rumori, odori, con intermezzi musicali e accompagnamento intermittente, 1922 (scarica da qui) (Wikipedia)
Giovanni Pascoli, “La grande proletaria si è mossa”, 1911,in Limpido rivo – scarica da qui. (Wikipedia)
Come antidoto avrei voluto offrire gli articoli di Gaetano Salvemini su “La Voce”, poi raccolti in Come siamo andati in Libia, ma non sono purtroppo disponibili; del grande storico potete però leggere con profitto Tendenze vecchie e necessità nuove del movimento operaio italiano: saggi critici, 1922, che contiene anche alcuni testi dove si accenna all’impresa libica – scarica da qui. (Wikipedia)
Letteratura in inglese
Cory Doctorow, Down and Out in the Magic Kingdom – scarica da qui. (Wikpedia)
Nick Mamatas, Move over ground, 2004 – scarica da qui. (Wikipedia)
Margare Killjoy, Colin Fioran, A Steampunk’s Guide to the Apocalypse, 2007, scarica da qui. Tutti i numeri di Steampunk Magazine sono disponibili al precedente url. (Wikipedia)
Charles Stross, Accelerando, 2005– scarica da qui. (Wikipedia)
Virginia Woolf, 27 opere in Public Domain, scarica da feedbooks. (Wikipedia)
Filosofia, Corsi in francese
Michel Foucault, corsi e altri materiali sumichel-foucault-archives.org. Ad es. Il faut défendre la société, Cours au Collège de France, 1976, ascolta qui (per salvare offline i file usa offliberty)
Barton Byg, Landscapes of resistance: the German films of Danièle Huillet and Jean-Marie Straub, 1995,leggi qui. (Wikipedia)
Dziga Cacace, Divine divane visioni, 2010-11, leggi e salva da Carmilla (Quando vi sono molti link da salvare è comodo usare un download manager, ad es. per Windows FDM).
Christopher Nolan, Inception: The Shooting Script, 2010, scarica da Goodreads
Sull’Ambiente Coop Rapporto Foreste 2011, scarica da qui.
Sul web in inglese
Mark Pilgrim, Dive into HTML5, leggi e salva da qui; quando vi sono molti link da salvare è comodo usare un download manager, ad es. per Windows FDM. (Wikipedia)
Rebecca Murphey, JQuery Fundamentals (contiene anche introduzione a Javascript), leggi e salva da qui.
Diablo Swing Orchestra, The Butcher’s Ballroom, 2006 – scarica da qui (http o torrent). Da evitare se non sopportate il genere “avant-garde & symphonic metal”. (Wikipedia)
My Morning Jacket, Live at What Stage Bonnaroo Music & Arts Festival on 2011-06-10 (June 10, 2011), scarica da qui. (Wikipedia)
The Knife, in collaboration with Mt.Sims and Planningtorock, Seeds, 2010, streaming da qui o salva offline. (Wikipedia)
Radiohead, 20 Best Covers Songs (Neil Young, Joy Division, The Smiths, Tim Buckley, Elvis Costello, Magazine ecc.), scarica da qui (quando vi sono molti link da salvare è comodo usare un download manager, ad es. per Windows FDM). (Wikipedia)
Sylvano Bussotti, Orchestral Works – AGP 53 – scarica da qui. (Wikipedia)
History of Electronic / Electroacoustic Music (1937-2001) su Ubuweb (quasi 8GB), scarica da qui. Quando vi sono molti link da salvare è comodo usare un download manager, ad es. per Windows FDM.
M. Nyman, Untitled (1982) e Decay (1976) su Ubuweb, scarica da qui. (Wikipedia)
Eliane Radigue, materiali vari su ubuweb, scarica da qui. (Wikipedia)
John Hughes, One Way Street: Fragments for Walter Benjamin, 1993, vedi qui (salva offline con offliberty).
Philippe Molins, Jorge Louis Borges, The Mirror, 1999, vedi qui (offliberty).
Cinema Alfred Hitchcock, un’introduzioneF. Truffaut, L’intervista a Hitchcock del 1962 in 25 puntate (mp3), scarica da qui. Film di Hitchock su archive.org
S. M. Ejzenštejn,La corazzata Potëmkin (Bronenosec Potëmkin), 1925 – scarica da qui. Wikipedia.
Dziga Vertov, Chelovek s kinoapparatom (L’uomo con la macchina da presa) – scarica da qui,1929.(Wikipedia)
Jean Vigo, À propos de Nice, 1930, scarica da qui e Zéro de conduite, 1933, scarica da qui. (Wikipedia)
Danièle Huillet e Jean-Marie Straub, Machorka-Muff, 1963 – vedi qui o salva offline. (Wikipedia)
Film, scritto da Samuel Beckett, con Buster Keaton, 1965 – vedi on line qui; può essere anche scaricato, ma, come sapete, mi sono ripromesso di non dare link diretti. Nel html trovate il collegamento al file Beckett-Samuel-And-Scheider-Alain_Film_1965.flv. (Wikipedia)
George A. Romero, Night of the Living Dead – scarica da qui. (Wiki) L’ultimo uomo sulla terra/The last Man on Earth, di Ubaldo Ragona con Vincent Price – scarica da qui.
Guido Chiesa,Lavorare con lentezza, 2004 – scarica da qui. (Wikipedia)
Carlo Ledesma, The Tunnel, 2011– scarica torrent e leggi presentazione qui. Non ho visto il film ma è molto rilevante che venga distribuito legalmente e gratuitamente su torrent. (IMDB)
Porto Ercole, 1610. Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, sorvegliato dal giovane servo muto Jerusalem, è agonizzante per la malaria su un letto, terreo e col volto ricoperto di cicatrici. Nell’agonia rivive le tappe fondamentali della sua vita: l'”acquisto” di Jerusalem, ancora bambino, dalla sua famiglia; l’arrivo a Roma, dove dipinge per strada e vende i suoi quadri, prostituendosi occasionalmente.
Malato, riceve in ospedale la visita del cardinale Francesco Maria Del Monte, che lo prende sotto la sua protezione, e grazie al quale riceve la sua prima commissione importante: il Martirio di San Matteo. Per il ruolo del carnefice, ingaggia come modello il giovane Ranuccio, conosciuto in una taverna durante un combattimento organizzato: bello e affascinante, egli è fidanzato con Lena, prostituta. Anch’ella, ben presto, incomincia a posare per il pittore, e si stabilisce così una relazione a tre.
Nel frattempo, passando da un successo (e uno scandalo) all’altro, tra taverne, palazzi e corti, Caravaggio conosce il barone Giustiniani, mediante il quale avrà altre commissioni importanti, e sarà ricevuto direttamente dalla corte papale. È proprio durante una festa in Vaticano che Lena seduce il potente cardinale Borghese, nipote del papa; durante una seduta di posa, rivela di essere incinta di lui, e che ha intenzione di lasciare Ranuccio e il pittore.
Lena pochi giorni dopo sarà ritrovata annegata nel Tevere, e dell’assassinio sarà incolpato ed arrestato Ranuccio. Caravaggio, addolorato, prima adopera il cadavere della ragazza per il quadro La morte della Vergine, poi, mediante l’esecuzione di uno stupendo ritratto del papa, riesce a liberare l’amico. Non appena questi è scarcerato, rivela al pittore di aver ucciso Lena per amor suo. Caravaggio lo pugnala.
Il film si chiude con la morte e le esequie del pittore.
L’Inferno fu il primo film a ottenere l’iscrizione nel Pubblico registro delle opere protette.
Il film narra con fedeltà la prima cantica della Divina Commedia, con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Nella selva oscura Dante incontra Virgilio e con lui inizia il percorso tra i gironi e le Malebolge, dove incontra tutti i celebri presonaggi del poema: Minosse, Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, Pier delle Vigne…..
È il 1929 e l’allora capo del governo italiano, il dittatore fascista Benito Mussolini (Rod Steiger) deve confrontarsi con la ventennale guerriglia intrapresa dai locali arabi e berberi di Libia che si battono contro il colonialismo italiano e le sue rivendicazioni di una “quarta sponda”, a simboleggiare un rinato Impero Romano sul suolo d’Africa.
L’Italia aveva occupato la regione, che era parte dell’Impero Ottomano, nel 1911-1912, sconfiggendo i turchi che occupavano il Paese. Nel film Mussolini nomina, come successore di Pietro Badoglio, il generale Rodolfo Graziani (Oliver Reed), sesto Governatore di Libia, sicuro che un militare di tale credito saprà schiacciare la rivolta e ristabilire la pace e la sicurezza dei coloni italiani, in gran parte provenienti dalle regioni povere del Sud Italia, dal Veneto e dall’Emilia.
Ad ispirare e guidare la resistenza è Omar al-Mukhtar (Anthony Quinn). Insegnante di professione, guerrigliero per dovere, Omar al-Mukhtar si è votato ad una lotta che non potrà vedere vinta nel corso della propria vita. Un imperialista contro un idealista con un’ideologia nazionalista.
Omar al-Mukhtar ed i suoi uomini si avvalevano di armi obsolete. Graziani controllava il Nordafrica con la forza dell’esercito italiano, aeroplani e carri armati furono impiegati per la prima volta nel deserto. Una dotazione primitiva non poteva reggere il confronto con delle armi moderne – come si afferma anche nel film – e malgrado il loro coraggio i libici soffrirono pesanti perdite (ma nel film si vedono morire quasi esclusivamente soldati italiani, in particolare camicie nere, i cui ufficiali si distinguono per efferatezza).
Nonostante tutto ciò, essi impegnarono per venti anni gli italiani impedendo loro di conseguire una vittoria completa. Nel film poi pochi cavalieri berberi amati di fucili, sconfiggono più volte le colonne italiane con le autoblindo e le mitragliatrici, che si scontrano, in maniera poco credibile, tra loro. In una scena vi è una carica di beduini a cavallo, armati di fucili, contro carri armati italiani, e questi cominciano a esplodere uno dopo l’altro, perché entrano in un campo minato, preparato con esplosivo rubato da un deposito di munizioni in un’azione precedente.
In una scena Omar al-Mukhtar mostra il suo vero e più intimo lato umano rifiutandosi di uccidere un giovane ufficiale superstite di un agguato, riconsegnandogli addirittura la bandiera italiana catturata in combattimento. Omar al-Mukhtar dice che nell’Islam non si uccidono i soldati prigionieri, ma si lotta solo per la propria patria e solo se mossi dalla necessità; altrimenti si deve odiare la guerra. Lo sceneggiatore farà successivamente uccidere quel tenente italiano alle spalle e a tradimento da un altro ufficiale italiano, appartenente alla milizia fascista.
Nel film al-Mukhtar viene catturato dalle truppe nazionali italiane (mentre in realtà fu catturato da uno squadrone di regolari libici a cavallo, inquadrati nell’Esercito italiano).
Nelle riprese è presente anche un raro documento di una veduta aerea del campo di concentramento che gli italiani crearono in Libia per rinchiudere i dissidenti. In alcune scene vengono usati i gas per combattere i ribelli ed è rappresentato un bombardamento aereo su un’oasi nel deserto.
Il film appare ambientato nel 1931, anno in cui Graziani – figura chiave del film – fu nominato vice governatore della Cirenaica, una delle due regioni libiche.
L’arresto di Omar al-Mukhtar da una foto dell’epoca
Note
Il leone del deserto (in arabo: أسد الصحراء, Asad al-ṣaḥrāʾ ), realizzato nel 1981 per la regia di Moustapha Akkad, è un film storico, basato sulla vita del condottiero senussita libico Omar al-Mukhtar, che si batté contro l’esercito italiano precedentemente alla seconda guerra mondiale, interpretato da Anthony Quinn.
Il film è stato censurato impedendone la distribuzione in Italia, in quanto “lesivo all’onore dell’esercito italiano”, dove è stato trasmesso in televisione solo nel 2009 a distanza di quasi trent’anni.
Il regista e produttore siriano Mustafà Akkad fu ucciso in Giordania nel 2005 in un attentato kamikaze di terroristi di al-Qāʿida ad Amman.
Censura in Italia
Le autorità italiane hanno vietato la proiezione del film nel 1982 perché, nelle parole del presidente del consiglio Giulio Andreotti, «danneggia l’onore dell’esercito». Il veto fu posto dall’allora sottosegretario agli Affari Esteri Raffaele Costa.
Fu anche intentato un procedimento contro il film per “vilipendio delle Forze Armate”. La pellicola non fu mai distribuita nel Paese, dove resta tuttora introvabile nelle videoteche, anche se più facilmente reperibile tramite Internet.
Nel 1987 fu bloccata la proiezione dalla Digos in un cinema di Trento, ci fu così un processo che si concluse però con un nulla di fatto.
L’anno seguente venne proiettato semi-ufficialmente nel festival di Riminicinema a Rimini.. In seguito è stato proiettato non ufficialmente in altri festival senza alcuna interferenza da parte delle autorità.
Craxi promise di mandarlo in onda sulla RAI, ma la promessa non fu mantenuta.
In occasione della sua prima visita ufficiale in Italia, il 10 giugno 2009, il leader libico Mu’ammar Gheddafi si presentò all’aeroporto italiano di Ciampino con appuntata al petto la fotografia che ritrae l’arresto di al-Mukhtār, accompagnato dall’ormai anziano figlio dell’eroe libico. In quell’occasione, la piattaforma televisiva Sky annunciò la proiezione del film l’11 giugno, replicandolo più volte, ponendo così fine a un caso di censura durato quasi trent’anni.
Produzione
Il film venne girato a Hollywood, a Roma e Latina (si intravedono della città la Casa del Combattente e la Cattedrale di san Marco) e in Libia, nel deserto e nel Fezzan.
Il film Il leone del deserto fu parzialmente finanziato con 35 milioni di dollari da Mu’ammar Gheddafi, il quale chiese l’inclusione di una scena storicamente inesatta che mettesse in cattiva luce i Senussi, in modo da separare la figura di al-Mukhtar, suo riferimento ideale, da quella di re Idris I, capo dei Senussi e cacciato dalla rivolta di Gheddafi.
Il film è stato ripetutamente trasmesso dalla televisione libica, per diffondere la visione storica di Gheddafi il quale è rappresentato da bambino presente all’impiccagione di al-Mukhtar. Questa circostanza è un mero falso, in quanto Gheddafi nacque nel 1942, vale a dire alcuni anni dopo la morte di al-Mukhtar.
Critica
Lo storico inglese Denis Mack Smith ha scritto sulla rivista Cinema nuovo: “Mai prima di questo film, gli orrori ma anche la nobiltà della guerriglia sono stati espressi in modo così memorabile, in scene di battaglia così impressionanti; mai l’ingiustizia del colonialismo è stata denunciata con tanto vigore… chi giudica questo film col criterio dell’attendibilità storica non può non ammirare l’ampiezza della ricerca che ha sovrinteso alla ricostruzione”.
Il leone del deserto
Titolo originale Lion of the Desert
أسد الصحراء
Paese di produzione Libia
Anno 1981
Durata 172 min.
Colore Colore
Audio Sonoro
Genere Guerra, Storico
Regia Moustapha Akkad
Sceneggiatura H.A.L. Craig
Interpreti e personaggi
* Anthony Quinn: Omar al-Mukhtar
* Oliver Reed: Generale Rodolfo Graziani
* Rod Steiger: Benito Mussolini
* Irene Papas: Mabrouka
* John Gielgud: Sharif el-Gariani
* Raf Vallone: Colonnello Diodice
* Andrew Keir: Salem
* Gastone Moschin: Colonnello Tomelli
Maradona di Kusturica (Maradona by Kusturica) è un film documentario del 2008 diretto da Emir Kusturica, presentato il 20 maggio 2008 fuori concorso al 61º Festival di Cannes.Il film approfondisce la vita di Diego Armando Maradona, creando anche dei parallelismi con alcuni personaggi dei film di Emir Kusturica(…) La pellicola si sofferma inoltre sul pensiero del Maradona-uomo: la droga, la famiglia, il calcio di oggi e le idee politiche contro il sistema neo-liberista nordamericano.
Pais: Italia
Año: 2011
música:Bruno di Giorgi
Montaje: Fabrizio Rizzolo
Subtitulos en castellano: Bodo Baas SWRNT
Visual Concept:Tommaso Ragnisco
Fotografia Diego Casciola, Marcello Montarsi
Vestuario: Fabio Gervasoni (Stoker Costumi) ,Giovanni Tricomi (The Iron Ring) ,Marina Ruiz (The Iron Ring),Carmen y Rosi Caci.Alberto Zanandrea, Ilaria Crucil,Ilaria Maini
Producido por RIVIERA FILM
Productor ejecutivo: Fabrizio Rizzolo