A meno di un mese dalla modifica della Costituzione in Messico che ha aperto il mercato dell’energia alle aziende straniere, Eni inaugura un nuovo ufficio a Città del Messico.
Il taglio del nastro avviene con una cerimonia alla presenza del presidente del Consiglio, Enrico Letta, per cui questa è la dimostrazione che l’Italia è “un interlocutore privilegiato” del Messico. Il presidente Enrique Pena Nieto ha infatti “fortemente spinto perchè l’Italia cogliesse da subito l’opportunità di entrare nel mercato dello sfruttamento del petrolio“. A simbolo dell’amicizia fra i due paesi è la consegna ad Enrico Letta delle chiavi di Città del Messico.
L’a.d. di Eni Paolo Scaroni ha incontrato il presidente messicano e l’a.d. di Pemex (Petroleos Mexicanos), Emilio Lozoya Austin, proprio per porre le basi della futura collaborazione tra le due società. Per Scaroni, “il Messico, il Golfo in particolare, è una miniera quasi inesplorata” e dall’incontro con il numero uno della Pemex è emerso che c’è “un grande lavoro da fare. Loro hanno bisogno di tecnologia offshore e noi già operiamo in questo campo sia nella parte americana del Golfo che in Africa”.
Scaroni ha spiegato che l’impegno di Eni sarà possibile, ed è stato richiesto, già per la fine del 2014, in anticipo rispetto ai tempi previsti: “Pensavamo che non fosse possibile operare prima del 2016, mentre oggi Pemex ci ha indicato date più ravvicinate: da aprile sceglieranno i blocchi e li condivideranno con le società straniere che stanno individuando ora. Questo vuol dire che loro intendono lavorare con noi già dal 2014”.
L’Italia guarda con grande interesse al mercato del Messico, oggi quattordicesima economia del mondo per Pil nominale, ma secondo la banca d’affari Goldman Sachs capace di crescere nel 2050 fino all’ottavo posto, superando anche l’Italia. Il sistema produttivo italiano è già il nono investitore in Messico con circa 1400 imprese nazionali in loco e 1,1 miliardi di euro di esportazioni e investimenti italiani assicurati con la Sace. Ieri Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha firmato un memorandum d’intesa per la cooperazione nell’ambito della generazione geotermica e delle smart grids con l’Instituto de Investigaciones Eléctricas, l’ente messicano di ricerca per il settore elettrico.