Sta riscuotendo molti consensi nella comunità Lgbtq dopo la polemica sollevata dalle Drag Queen, a cui la piattaforma di Zuckerberg aveva sospeso i profili
di ROSITA RIJTANO
Per quel che riguarda la grafica, invece, semplicità e stile sono le parole chiave. Dal logo: uno smile su sfondo nero, senza occhi o naso, ma solo con un sorriso stilizzato. Fino al sito: un incrocio tra Google+ e Tumblr, dove grande spazio è riservato alle immagini, per un’esperienza che si prospetta più legata alle foto che al testo. “E’ elegante, pulito e ordinato”, ha detto il cofondatore Paul Budnitz in un’intervista a BetaBeat, parlando dei punti di forza della sua creatura. “L’interfaccia è completamente visuale, molto semplice e non ci sono menù nidificati. C’è una funzione che indica la provenienza e permette di scoprire chi ha creato una foto, un’immagine, ecc. o l’ha postata per prima. Risolvendo così quello che è diventato un grosso problema per le persone che creano contenuti, e vedono il loro lavori circolare sul web senza essere accreditati. Fondamentalmente, l’abbiamo costruito per gente come noi”.
Budnitz, già fondatore di una compagnia di biciclette di lusso e di Kidrobot (giocattoli artistici), è un creativo, scrittore, filmmaker. “Stanco della tecnologia”, si definisce sul suo blog. “Io e i miei soci – ha raccontato – avevamo perso qualsiasi interesse per gli altri social network. Eravamo stufi della pubblicità, della confusione. Ci sentivamo manipolati e imbrogliati da compagnie che chiaramente non hanno a cuore i nostri interessi. Facebook, Google e Tumblr non sono dei veri social network. Sono piattaforme per la pubblicità. Esistono per venderla. Questo è tutto”.
Da qui l’idea di costruire un servizio su misura. Prima l’hanno testato: usandolo per un anno in una cerchia ristretta di amici. Poi hanno invitato a far parte della piattaforma altre 100 persone tra artisti e design. L’apertura al grande pubblico a marzo e il boom di popolarità in questi giorni, dopo la polemica scatenata dalle drag queen americane, le cui pagine personali sono state sospese dal social network di Zuckerberg. È il 18 settembre scorso, quando Sister Roma – conosciuta all’anagrafe con il nome di Michael Williams – denuncia che il suo profilo è stato temporaneamente bloccato. Il motivo: la policy che impone su Facebook l’uso del nome reale. Ha replicato un portavoce della piattaforma alla Bbc: “Chi vuole usare un’identità alternativa, ha a sua disposizione diverse opzioni, incluso aggiungere un alias sotto il proprio nome del profilo, o aprire una pagina dedicata specificamente a quella persona”.
La risposta non è bastata. Le reazioni non si sono fatte attendere. Da una petizione su Change.org – che ha già raccolto oltre seimila adesioni – ai sit-in organizzati a Menlo Park. Una protesta che non accenna a placarsi e per il prossimo 2 ottobre prevede una nuova manifestazione davanti al quartier generale di Facebook, a San Francisco. Un tocca sana per Ello che ha subito raccolto le adesioni del mondo Lgtbq. “Registriamo quattromila nuove richieste d’accesso ogni ora”, ha dichiarato Budnitz sempre a BetaBeat. E ammette che la comunità Lgtbq sta dando una mano notevole allo sviluppo del sito dove, dice, “non sei obbligato a usare il tuo vero nome. Tutto ciò che chiediamo è che ognuno rispetti le nostre regole (postate sulla nostra pagina), che riguardano condotte generali applicate a chiunque”.
“Il grande esodo gay da Facebook è iniziato”, ha titolato Daily Dot. L’allusione è alla previsione formulata dall’Università di Princeton, secondo cui la rete di Zuckerberg perderà l’80 per cento dei suoi utenti entro tre anni. È difficile, però, sia confermarla sia dire quanti utilizzatori Ello riuscirà a strappare al rivale nel lungo periodo. Ci sono, inoltre, dei dubbi riguardo a rischi legati all’anonimato. Rassicura Budnitz sul giornale online fondato da Milo Yiannopoulos: “Abbiamo tolleranza zero per chi odia, gli stalker, i troll, e altri comportamenti negativi. Banneremo in modo permanente chiunque li adotti, sempre”. Liberi sì, quindi, ma nel rispetto degli altri.