i pennelli
A finales del siglo XVI, Roma acoge al joven Caravaggio, “adoptado” por la aristocracia papal para dar credibilidad al propio mensaje en los timepos de la Contrarreforma.
La extraordinaria eficacia visiva de su arte sacra encuentra inspiración en los rostros y los gestos de las personas que este maravillosos y controvertido artista encontraba en los callejones y en los tugurios de Roma.
Un bel documentario sul grande pittore fiorentino Sandro Botticelli, che lavorò agli affreschi della Cappella Sistina ma anche al servizio dei Medici, creando capolavori come “La Prinavera”, “La madonna del Magnificat”, la Serie di Nastagio degli Onesti.
Piccolo documentario sull’artista BLU.
Riprese dei graffiti fatte neile città di Bologna, ReggioEmilia e Milano.
Alcuni graffiti come gli ultimi dell’elefante e il topo sono di Ericailcane.
An ambiguous animation painted on public walls
Made in Buenos Aires and Baden
Animation and Editing by Blu
Assistant: Sibe
Music by Andrea Martignoni
Produced by Mercurio Films
Finalmente in rete la prima puntata di Tracce d’Arte dedicata a 3 MAESTRI del ‘400, Brunelleschi, Donatello e Masaccio.
La seconda puntata di Tracce d’Arte entra nello specifico affrontando un’opera importantissima del ‘400 ed una delle opere piu’ importanti di Masaccio, La Trinita’.
La terza puntata di Tracce d’Arte affrontiamo la ribellione e “sregolatezza” del Genio Caravaggio!!!
La quarta ed ultima puntata della prima serie di Tracce d’Arte e’ dedicata ai Maestri Impressionisti che hanno aperto le porte della pittura alla modernita’
Programma ideato da Alessandro Romboni Nicola Raffaeta’
Prod. BaitaFilmGroup 2012 Musica: Arnoud Conde’-Paven Gaillards
“Le 100 pergamene con i disegni danteschi eseguiti da Botticelli alla fine del ‘400 furono commissionate da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici detto il Popolano (cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico), amico e mecenate di Sandro Botticelli. Per lo stesso Pierfrancesco, il maestro dipinge le sue opere più celebri: “La Nascita di Venere” e “La Primavera” (Uffizi, Firenze).
L’opera dantesca di Botticelli, realizzata in un’arco temporale che va dal 1480 al 1495, è da secoli smembrata in due gruppi. Il primo, con il maggior numero di pergamente (85) è conservato nel nuovo Kupferstichkabinett del Kulturforum, in seguito alla riunificazione dei Musei statali di Berlino; il secondo con sette pergamene è racchiuso nella Biblioteca Apostolica Vaticana, proveniente dalla collezione della regina Cristina di Svezia.
Mancano all’appello, per completare il corpus relativo alle 100 cantiche della Commedia, otto tavole dell’Inferno considerate disperse (II-VII, XI, XIV), mentre quelle relative ai due canti del Paradiso (XXXI e XXXIII) si ipotizza che non furono eseguite.
Comprese nel corpus delle 92 tavole ci sono “La voragine infernale” e “Inferno I” disegnate rispettivamente sul recto e sul verso di uno stesso foglio, e “Il grande Satana” che occupa un foglio doppio. A queste si aggiunge la pergamena del canto XXXI del Paradiso, senza illustrazione.
I fogli, di fine pergamena di pecora, misurano circa 325 mm di altezza per 475 mm di larghezza, e solo il “Grande Satana” è di 468×635 mm.
Ad eccezione de “La voragine infernale”, le illustrazioni si trovano sul lato interno liscio (quello della carne) mentre il testo è sul lato esterno poroso, detto il fiore. Per l’esecuzione dell’immensa opera, Botticelli utilizza diversi strumenti: per le linee fondamentali della composizione si aiuta con “stili metallici”, anche d’argento, mentre per precisare i contorni usa la “penna” e inchiostri che danno quel colorito talvolta giallo chiaro, oppure oro o nero.
L’opera, in ogni caso, si presenta in diversi stadi di finitura. Solo alcuni disegni sono giunti fino a noi completi e interamente o parzialmente colorati. L’unico completo è “La voragine infernale” che apre la serie pregettata da Sandro di Mariano di Filipepi. Qui l’artista ha realizzato una suggestiva rappresentazione globale dell’Inferno dantesco: un grande imbuto, ricco di particolari architettonici e figure miniaturizzate, che costituisce una summa, sintetica ma completa, delle scene dipinte nei disegni successivi.
L’intera opera, oggi montata su fogli separati, rappresenta un continuum narrativo, una sorta di modernissima sequenza cinematografica che racconta il viaggio letterario e filosofico di Dante..”
Testo tratto dal sito Italica.
Videoarticolo che ripercorre, attraverso le parole di Ingrid Rowland, professoressa di storia dell’arte alla University of Notre Dame, l’opera di Caravaggio, dai primi dipinti alle grandi tele religiose, fino alle ultime opere dell’esilio, raccontando soprattutto aneddoti legati alla realizzazione dei dipinti e alla sua vita privata ed entrando in profondità nella sua tecnica artistica.
Dal secondo numero di 451 Via della Letteratura della Scienza e dell’Arte