In manette anche il marito e altri attivisti. La blogger è accusata di essersi recata a Bayamo (est di Cuba) per “danneggiare il processo contro il politico spagnolo”, ritenuto responsabile della morte del dissidente Oswaldo Payà e un altro oppositore cubano, Harold Cepero. Terzi: “Situazione preoccupante”
La dissidente cubana, Yoani Sanchez
L’AVANA – La blogger cubana Yoani Sanchez è stata arrestata ieri a Bayamo insieme al marito, il giornalista Reinaldo Escobar, e altri attivisti. Lo ha riferito il giornalista filogovernativo Garcia Ginarte, secondo quando riporta il sito web Cubaencuentro. La notizia è stata confermata su Twitter da altre fonti, riferisce il sito.
Sembra che gli attivisti volessero coprire il processo che si celebrà oggi a Bayamo al giovane politico spagnolo Angel Carromero, accusato di omicidio dopo la morte in un incidente stradale dei dissidenti Oswaldo Paya e Harold Cepero. Ginarte ha detto che la blogger – da lui definita “pronordamericana” – è stata arrestata per non consentirle di fare uno “show mediatico”. Yoani Sanchez è anche corrispondente da Cuba per El Pais.
Yoani Sanchez e il marito “sono al momento irraggiungibili in quanto i loro cellulari sono in mano alla polizia segreta cubana”, ha detto il dissidente Elizardo Sanchez, che ha riferito di aver avuto conferma degli arresti a Bayamo attraverso “familiari della Sanchez”.
Regime: “Reporter illegale di El Pais”. Yoani Sanchez è stata “arrestata dalle autorità locali” nelle sue “funzioni di corrispondente illegale” del quotidiano spagnolo El Pais, ha detto Yunior Garcia Ginarte. La Sanchez, ha tuonato Ginarte, è “pro-americana” ed era andata a Bayamo “per inscenare uno ‘show provocatorio in occasione
del processo contro Angel Carromero. Un altro blogger, lo scrittore Orlando Luis Pardo Lazo, ha reso noto dal canto suo di aver ricevuto una telefonata del figlio della Sanchez e di Escobar, Teo, dicendogli che i genitori erano stati portati presso il commissariato della polizia di Bayamo nella tarda serata di ieri e che solo molte ore dopo erano riusciti a parlare con il ragazzo. La notizia del duplice arresto sta avendo in queste ore grande risalto sulle reti sociali che seguono Cuba.
Anche il blogger di regime ‘Yoandri’, funzionario della sicurezza di Stato dell’Avana, ha confermato l’arresto, bollando la Sanchez come “blogger filo-americana” e accusandola di essersi recata a Bayamo (est di Cuba) per “danneggiare il processo contro Carromero, compiere una provocazione e fare uno show a beneficio della stampa” straniera.
L’accusa a Carromero. Il giovane attivista spagnolo del Partido Popular di Madrid Angel Carromero è stato accusato dalle autorità castriste di omicidio colposo per l’incidente stradale nel quale, lo scorso 22 luglio, sono morti il dissidente Oswaldo Payà e un altro oppositore cubano, Harold Cepero, e rischia 7 anni di carcere. La versione ufficiale sulla morte di Payà è peraltro contestata dai familiari e da ambienti del dissenso.
Chi è Yoani Sanchez. Yoani Maria Sanchez Cordera, nata a l’Avana il 4 settembre del 1975, si è resa famosa in tutto il mondo per il suo blog Generacion Y, tradotto in 20 lingue e creato nel 2007 in collaborazione con un server tedesco, sul quale l’attivista pubblica regolarmente storie di vita cubana, caratterizzate da un tono critico nei confronti del governo.
La Sanchez è una delle più influenti voci sulla realtà castrista. È stata spesso perseguitata dai mezzi di repressione ufficiali cubani e le pagine del suo blog sono state non in rare occasioni vandalizzate. Era già stata arrestata il 6 novembre 2009 1 nelle strade della capitale mentre si recava a una manifestazione contro la violenza, insieme ad altri blogger amici subendo “abusi verbali e pesanti percosse”. In molti, vicini ideologicamente al regime, la considerano una finta dissidente finanziata dagli Stati Uniti in chiave anticastrista. Il 16 dicembre del 2010 Wikileaks pubblicò un cablogramma in cui Yoani Sanchez lamentava ai diplomatici americani l’impossibilità di fare acquisti su Internet tramite pay pal e annunciava che “simili angoscianti restrizioni” alle libertà personali non possono che “favorire un cambiamento”.
Per il suo blog ha ricevuto il premio Ortega y Gasset istituito dal quotidiano spagnolo El Pais ed è stata selezionata dalla rivista Time come una delle 100 persone più influenti del 2008. Il 27 novembre 2008, la televisione tedesca Deutsche Welle le ha assegnato il premio The Bobs 2008 al meglior weblog internazionale.
Le reazioni. “Il fermo di polizia di Yoani Sanchez e del consorte a Bayamo suscita preoccupazione”, ha affermato in una nota il ministro degli Esteri, Giulio Terzi. “Mi riconosco pienamente nei diffusi sentimenti di solidarietà che la notizia ha suscitato nella società civile italiana – prosegue Terzi – e auspico che l’episodio possa risolversi rapidamente con il rilascio di Yoani e del marito”. “Ho chiesto alla nostra Ambasciata a L’Avana di seguire da vicino l’evoluzione della vicenda – conclude il titolare della Farnesina- e ho dato allo stesso tempo disposizioni di compiere gli opportuni passi a Bruxelles affinché l’Unione Europea innalzi il suo livello di attenzione e valuti eventuali iniziative nel quadro dell’azione condotta in tema di rispetto dei diritti umani a Cuba”. “Seguiamo con molta preoccupazione le notizie relative all’arresto di Yoani Sanchez e di suo marito Reinaldo Escobar. Si tratta dell’ultimo di una serie reiterata di episodi intollerabili che colpiscono giornalisti, blogger e difensori dei diritti umani arrestati nello svolgimento del loro quotidiano impegno umano e professionale”, ha dichiarato Francesca D’Ulisse, responsabile America Latina del Pd. “D’altra parte – ha aggiunto – crediamo sia giunto il momento che a Cuba le riforme economiche siano accompagnate da libertà di stampa e di espressione. La comunità internazionale considererebbe un processo dimezzato qualsiasi operazione in cui si riformasse il sistema economico e non si prevedesse, allo stesso tempo, la piena tutela dei diritti e delle libertà fondamentali”.