Il sito collaborativo nella sua edizione nazionale, la quinta al mondo, raggiunge la cifra tonda. La storia di una rivoluzione lunga 11 anni
di MAURO MUNAFO’
CI SONO voluti più di undici anni e il contributo di migliaia di persone, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato: la versione in lingua italiana di Wikipedia può finalmente festeggiare il raggiungimento di un milione di voci nel suo immenso database, traguardo storico fino ad oggi superato solo dalle edizioni inglese, francese, tedesca e olandese.
“Il traguardo raggiunto è davvero importante, e ci rende fieri del lavoro che è stato compiuto in poco più di dieci anni”, spiega Maurizio Codogno, portavoce di Wikimedia Italia, l’associazione che promuove e supporta Wikipedia e gli altri Wiki-progetti. “Ma siamo convinti che la quantità non debba essere disgiunta dalla qualità. Tantissime persone consultano l’enciclopedia, ma sono ancora pochi quelli che hanno il coraggio di correggere gli errori che trovano. Non possiamo essere esperti su tutto lo scibile umano, ma correggere un errore di ortografia è alla portata di tutti, e contribuisce ad avere un’opera sempre migliore”.
A potersi fregiare del titolo di voce numero 1.000.000 è “Scautismo e guidismo in Portogallo”, inserita alle 4:50 di oggi e prontamente festeggiata con un logo celebrativo. Logo che, come wiki-tradizione vuole, è stato creato e votato dagli stessi utenti che animano l’enciclopedia.
I numeri di un successo unico. Per capire quanto il progetto Wikipedia abbia rivoluzionato il web e l’accesso alla conoscenza, anche nel nostro Paese, basterebbe lasciar parlare i numeri. La prima voce in italiano è datata agosto 2001, e fino al febbraio 2003 le voci in totale erano appena mille. Da quel momento è però partita una crescita inarrestabile che ha portato alle cifre attuali: 350 nuove voci ogni giorno, mezzo milione di correzioni ogni mese, oltre 840mila utenti registrati per la versione in italiano, settimo sito più consultato in Italia (sesto nel mondo), 800mila visitatori ogni ora e mezzo miliardo di pagine viste al mese solo nel nostro Paese.
Istruttivo poi vedere come ogni edizione nazionale ricalchi gli interessi della sua comunità e non stupisce che, ininterrottamente dall’aprile 2012 a oggi, la voce con più persone impegnate nel suo aggiornamento in Italia è sempre stata collegata al calcio, anche se l’attività si è dimostrata frenetica anche nella politica e negli altri sport.
Un sito che vive. La passione di migliaia di persone ha reso l’enciclopedia online la base di ogni ricerca sul web, primo risultato di Google e degli altri motori quando si vuole conoscere un argomento, un personaggio o un fatto storico, strumento amato, odiato, contestato e idolatrato ma ormai impossibile da ignorare. Un lavoro corale svolto a titolo del tutto gratuito e sostenuto economicamente dalle donazioni volontarie (35 milioni di dollari complessivi nel solo 2012), che servono a mantenere una struttura di 800 server e un team di appena 150 persone pagate.
Ma se si vuole cercare di comprendere a fondo il continuo lavoro sotterraneo che c’è su voci, articoli e ortografia, basta dare un’occhiata a WikiStream. Il lavoro del programmatore Ed Summer meglio di altri è riuscito a far capire quanto Wikipedia sia una piattaforma viva e ogni secondo qualche utente si preoccupi di migliorarla, arricchendola o limandone i difetti.
Più grande, più matura. La crescita della Wikipedia italiana non si legge però solo nei suoi impressionanti numeri, ma anche nella sua comunità dimostratasi capace di esporsi in difesa della libertà della rete. Decisioni spesso forti e non prive di critiche, che hanno chiarito una volta per tutte come la neutralità del lavoro enciclopedico non equivalga al rifiuto di prendere una posizione.
E’ così che nell’ottobre del 2011 la versione italiana dell’enciclopedia stupì la rete pubblicando, primo caso al mondo, una lunga pagina bianca e un comunicato contro il ddl intercettazioni che nei suoi articoli introduceva un diritto di rettifica così invasivo da mettere in pericolo la libertà di espressione online. Non mancarono altre proteste contro il ddl diffamazione nato dopo il caso Sallusti e l’oscuramento totale della versione in inglese per manifestare contro le norme liberticide statunitensi Sopa e Pipa, poi ritirate, e che la Wikipedia italiana sostenne con un banner su ogni pagina.
Proprio uno dei comunicati più importanti della storia dell’enciclopedia, in cui si annunciava il primo oscuramento, si chiudeva con la frase “la nostra voce è anche la tua voce”. Oggi quelle voci sono diventate un milione, e altre se ne aggiungeranno. Tanti auguri Wikipedia.