Applausi e standing ovation. Con la quarta votazione a Camere congiunte, Sergio Mattarella supera il quorum – e pure i 600 voti – e diventa il nuovo presidente della Repubblica italiana. Ieri Matteo Renzi aveva auspicato “la più ampia convergenza” sul nome del giudice costituzionale ed ex ministro della Difesa e oggi ha subito augurato al capo dello Stato “buon lavoro”
Stamani è stato Giorgio Napolitano a sottolineare: “E’ importante la più ampia convergenza su di lui, è sempre importante avere grandi numeri. La convergenza è certamente importante per rafforzare il consenso e dare una caratterizzazione che non abbia a che vedere con questioni tattiche politiche contingenti. Area popolare aveva ragione ad essere polemica, ma hanno assai più ragione per la scelta che si realizzerà stamattina”. Parole che l’ex capo dello Stato pronuncia dopo aver depositato nell’urna la propria indicazione di voto per il successore al Quirinale: “La mia presenza qui è doverosa – aggiunge, e su Mattarella racconta: “Lo conosco sul piano dell’assoluta lealtà e correttezza, sensibilità e competenza istituzionale e certamente dell’imparzialità. Caratteristiche importantissime per disegnare la figura del capo dello Stato”.