
L’associazione internazionale di categoria dei calciatori si scaglia contro il club nerazzurro che tiene fuori l’olandese per ragioni contrattuali: “Le società devono rispettare i contratti. Non ha puntato una pistola ai dirigenti interisti per costringerli alla firma”. Critiche anche per il caso Llorente: “Intervengano Fifa e Uefa”
di TIZIANA CAIRATI
”I due esempi più lampanti al momento sono quelli di Wesley Sneijder (Inter) e Fernando Llorente (Athletic Bilbao, Spagna) -si legge nel comunicato dell’associazione-. Il contratto di Sneijder scade nel 2015, l’Inter ha chiesto all’olandese di prolungare fino al 2016 per
lo stesso ingaggio complessivo. In altre parole, gli ha chiesto di lavorare un anno in più senza essere pagato. Sneijder ha rifiutato e da allora il tecnico Andrea Stramaccioni lo ha tenuto fuori”. Simile, prosegue la FifPro, è la vicenda di Llorente, legato all’Athletic fino al 2013 e impiegato col contagocce dall’inizio della stagione. ”Queste situazioni erano eccezioni una volta. Ora, purtroppo, vediamo che tali comportamenti vengono adottati in tutti i paesi d’Europa”, dice Theo van Seggelen, segretario generale del sindacato, all’emittente olandese NOS Radio. ”I club dicono che i giocatori devono rispettare i contratti. Perché, però, non dovrebbe valere anche il contrario? – prosegue il dirigente – Sneijder non ha puntato una pistola alla testa dei dirigenti dell’Inter per costringerli a firmare quel contratto. Il club ha fatto un’offerta pienamente consapevole. Il modo in cui vengono gestiti i contratti è un disastro anche per la Fifa e per la Uefa”. E ancora: ”Si vincono le partite con i migliori giocatori, ma sembra che il calcio sia sempre più un business. Il pallone sta scivolando in secondo piano e questo è inaccettabile. Non capisco quale beneficio possa portare, ad un club, l’esclusione di un giocatore. Si danneggia la carriera dell’atleta. E poi? Che vantaggio si ha?” si domanda van Seggelen. Il sindacato ”comprende che in un periodo di crisi economica le società vogliano ridurre gli ingaggi. Ma se si vuole offrire un contratto più basso, si deve fare alla scadenza di quello in vigore”.
TOMMASI (AIC): ”SITUAZIONE SU CUI VIGILARE” – Della vicenda Sneijder ha parlato anche Damiano Tommasi, presidente dell’assocalciatori: “Siamo in contatto e vigiliamo. Approfondiremo. Non voglio credere che le cose stiano come sono state scritte e che sia che ‘O firma o non gioca’”, ha detto Tommasi. “Per come è stata descritta è una vicenda che merita sicuramente un approfondimento. Ci sono diritti e doveri che vanno rispettati da entrambe le parti e se fosse confermato che c’è una relazione diretta sarebbe certamente un caso da prendere in considerazione. Mi sembra di capire che Sneijder non si sia ancora espresso su come gestire questa situazione. Vediamo come reagisce il calciatore e quali sono gli sviluppi delle prossime settimane. Quello che sorprende è che stiamo parlando di un giocatore che di sicuro non è non professionale, ma di uno che ha reso tanto in campo, ha vinto e può dare ancora molto alla sua squadra”.